Roma – Che fosse un pomeriggio particolare lo si è intuito dagli indizi iniziali: difficoltà di parcheggio fuori dall’Acquacetosa, la tribuna del Campo 1 gremita come nelle occasioni migliori, la Comunità Lazio presente in grande spolvero a sostenere i suoi ragazzi, la strana trance emotiva dei due esperti telecronisti.
E le aspettative non hanno deluso le attese dei numerosi presenti, con un match tiratissimo tra Lazio e Nuovo Salario,le due indiscusse protagoniste del Campionato Promozione di Serie C.
La partita dal punto di vista della spettacolarità non è mai decollata, molto chiusa e incentrata sullo scontro dei due pack,ma essendo la posta in palio la promozione diretta in Serie B, la tensione agonistica ha sicuramente contratto la verve tecnica di molti dei suoi protagonisti.
Lazio che ha saputo controllare bene le trame di gioco degli avversari, rintuzzandone con efficacia i veementi attacchi e ripartendo creando costanti pericoli per la squadra ospite, spesso non finalizzati però, per un’eccessiva foga nei momenti topici.
I ragazzi di Carlo Filippucci,incassata a freddo la meta iniziale degli avversari, cominciano a prendere un chiaro predominio territoriale che li porterà ad essere costantemente avanti nel punteggio grazie ai calci piazzati di Matteo Bianco (5 su 7 dalla piazzola) ma con grandi rimpianti per almeno due mete sfumate di un’inezia, maggiore lucidità nella gestione della fase realizzativa avrebbe garantito alla Lazio un vantaggio maggiore dello striminzito 9 a 5 con cui si chiude la prima frazione di gioco.
La ripresa si apre con un maggior predominio territoriale del Nuovo Salario, che non si concretizza però in un reale vantaggio nel punteggio. Biancocelesti molto abili a chiudere ogni varco e a sporcare le fonti di gioco degli avversari. Numerose le touche rubate dal pack laziale che comincia ad evidenziare un costante predominio in mischia chiusa. La svolta del match al 62”. Su una veloce ripartenza della Lazio,magnifico calcio-passaggio di Leonardo Sodo Migliori per Gabriele Cotino, che afferrato l’ovale si invola sull’out di destra planando in meta al centro dei pali. Esplode la tifoseria laziale, il 19 a 8 ad un quarto d’ora dalla fine sembra punteggio rassicurante ma il match riserva un finale degno dell’importanza del match. Veemente reazione dei biancoverdi che con pick and go ripetuti ed apertura al largo vanno in meta alla bandierina. La mancata trasformazione fissa il punteggio sul 19 a 13 ma i 10 minuti finali riserveranno emozioni da cuori forti. Ultima azione,errore in lancio degli avversari, la Lazio chiede mischia, Matteo Urbani va al contatto difendendo il pallone che esce per il piede di Matteo Bianco che calcia fuori.
Tutto il resto è una ridda di emozioni difficilmente controllabili: gioia e abbracci dei giovani biancocelesti e del suo caloroso pubblico per la conquista della serie B, si mischiano allo scoramento degli avversari battuti ma mai domi.
La Lazio centra così il suo primo obiettivo stagionale. Dopo una stagione positiva e di sole vittorie, la serie B arride al suo secondo XV. Il Team di Carlo Filippucci sale così in una categoria di maggior spessore tecnico, in linea con il progetto e la strutturazione della Società biancoceleste.
“Con il gruppo e lo Staff ad inizio della preparazione ci eravamo promessi di voler arrivare alla promozione, un obiettivo nato questo estate per contribuire a dare ai tanti atleti del nostro vivaio una proseguimento di percorso che si avvicinasse ad un più alto livello” ha dichiarato coach Carlo Filippucci “Per questo ci siamo allineati con i ragazzi e lo Staff, per dare un’identità ed orgoglio a questo gruppo. I ragazzi sono stati impeccabili tutta la stagione, come presenza e dedizione. Sono un gruppo che qualsiasi allenatore (me in primis) vorrebbe poter allenare e nella partita di domenica hanno dimostrato di essere giovani ed allo stesso tempo maturi, affrontando e preparando la partita come una finale. Ringrazio per questo i ragazzi, la Società e tutto lo Staff al completo, che hanno reso possibile raggiungere questo obiettivo”.
(A cura di Ercole P.)